• Lastra/ di chiusura
  • Luogo: Roma (RM) Catacomba di Vigna Randanini - Lazio
  • Materia e tecnica: marmo bianco/ lisciatura
  • Descrizione: Lastra marmorea interamente occupata da un'iscrizione latina su 7 righe; il testo presenta molti colloquialismi e un betacismo ("bixit"). Alla fine delle r. 2-3, sul margine sinistro è incisa una menorà con base a treppiede, resa molto schematicamente. I caratteri, capitali, sono profondamente incisi ma l'ordinatio è incerta; le traverse sono per lo più ascendenti, quella della L fortemente discendente, vari occhielli sono aperti. Il testo si apre col nome del dedicante, Cocotia, seguito dalla formula "qui et Iuda fecit", per la quale si propongono due possibili traduzioni: "(noto anche come) Iuda, che fece", oppure: "che è anche giudeo, fece". Segue l'indicazione del nome del defunto e dei rapporti esistenti con il dedicante: "per mio fratello Abundantio, che crebbe e lavorò con me"; dell'età del defunto: "che visse 19 anni", e di un epiteto a lui riferito, il comune "benemerenti" - "che ha ben meritato". La formula augurale conclusiva è traslitterata dal greco, con non pochi errori ("iren cubis aut" per "en irene e kumesis autou": in pace il suo riposo).
  • Bibliografia:

    bibliografia specifica – Noy, David – 1995 – n. 217, pp. 193-4
    bibliografia specifica – Frey, J.B. – 1936 – n. 206, pp. 144-5

  • Iscrizione
  • Cocotia qui et Iu
    da fecit fratri et (menorah)
    concresconio et
    conlaboronio meo
    Abundantio, qui bi
    xit annios XVIIII, benemerenti. IREN CYBIS AVT

     

  • Traduzione

    Cocotia, che è noto anche come Iuda (oppure: che è anche giudeo), fece per il fratello Abundantius, cresciuto con me e mio collaboratore, che visse 18 anni, che ha ben meritato. (Che sia) in pace il suo sonno.