Saluzzo - Sala del tempio

Il progetto

Il recupero, la conservazione, il restauro e la valorizzazione del patrimonio ebraico italiano sono
l’obiettivo primario della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici Italiani.

Nel 2016 è stato avviato il progetto Catalogazione del Patrimonio Ebraico Italiano, con il duplice obiettivo di aggiornare scientificamente e fotograficamente le schede compilate negli anni ’80 nell’ambito del piano di lavoro Ars- Presenza Ebraica in Italia, e di inventariare ex novo il materiale conservato presso le singole Comunità e i cimiteri ebraici non ancora censito.

Al fine di conferire una rilevanza nazionale al programma, è stata stipulata nel 2015 una convenzione tra l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) e la Fondazione, con la finalità di informatizzare le schede cartacee riversandole nel Sistema Informativo Generale (Sigec) dell’ICCD del Ministero della cultura.

Il 30.12.2016 è stato pubblicato un bando di concorso rivolto ai giovani; i requisiti prioritari erano la conoscenza della cultura e della lingua ebraica unite al diploma di laurea e all’esperienza delle norme relative alla catalogazione del patrimonio culturale.

Il lavoro svolto in questi anni - aperto a continui inserimenti e aggiornamenti - è confluito nella realizzazione di questo sito in cui è possibile consultare il ricchissimo materiale per luogo, autore, oggetto

In questa prima fase sono state prese in considerazione le regioni del Piemonte, Veneto, Friuli – Venezia Giulia, Emilia – Romagna, Toscana, Lazio, Puglia e Sicilia. Sono stati informatizzati ed inseriti, sebbene ancora non completamente, i dati relativi agli arredi artistici – argenti, metalli, tessuti – conservati nelle Comunità di Torino, Firenze e Parma e contestualmente le memorie funebri dei cimiteri ebraici del Veneto, dell’Emilia Romagna, della Sicilia.

Consultando il repertorio si susseguono meilim, parokhiyot, tovaglie, mappot, fasce, splendidi tessuti cinquecenteschi ma anche risalenti al ‘600 – ‘800; ketarim, rimmonim, chanukkiyot, lampade pensili, chiavi, servizi per la milà del XVIII e XIX secolo; attraverso l’esame di questi arredi è possibile distinguere le diverse manifatture, approfondire l’operato di maestri quali Moise Vita Levi, Pacifico Levi, Giovanni Canavero, Giuseppe Sambonetti, Luigi Gilardini, Antonio Giuseppe Re, Aronne Malvano, Francesco Caglieri, Vittorio Querci, Giovanni Guadagni, Gaetano Guadagni e Lele Luzzati.

Ed ancora esaminare le tante difformità presenti nel linguaggio delle stele funerarie; le lapidi dei cimiteri di Soragna, Busseto, Monticelli d’Ongina e Cortemaggiore ci restituiscono i modi di sentire e i costumi dell’Ottocento e del Novecento; molto più antiche sono le stele dei Cimiteri di Conegliano e Vittorio Veneto, non poche delle quali risalgono al ‘500 e al ‘600, e particolarmente le lapidi di Ca’ de Noal a Treviso, datate agli inizi del XV secolo.

Fascia per Rotolo della Legge, Comunità ebraica di Torino

Il patrimonio

La presenza per più di due millenni del popolo ebraico nell’intero territorio italiano, ma anche europeo, ha trasmesso un’eredità rilevantissima; è un patrimonio immenso con connotazioni geografiche, storiche, artistiche e anche economiche. Insediamenti archeologici, catacombe, sinagoghe, quartieri urbani, memorie funebri, archivi, biblioteche, musei, manoscritti miniati, manufatti artistici ed elementi immateriali contribuiscono a definire il grande contributo della cultura ebraica allo sviluppo della civiltà europea e italiana.

L’obiettivo della Fondazione per i Beni Culturali Ebraici Italiani è trasmetterla alle generazioni successive attraverso il recupero, il restauro, la valorizzazione delle infinite testimonianze presenti sul territorio italiano, incrementandone la conoscenza e la sua circolazione. 

La Catalogazione del Patrimonio Ebraico Italiano, rivolta al censimento e allo studio dei manufatti artistici e delle memorie funebri, è strettamente interrelata ad altri due progetti, Visit Jewish Italy, appassionante percorso culturale attraverso i luoghi dell’ Italia ebraica, e il Catalogo Unico del libro ebraico in Italia, avviato dall’Unione delle Comunità Ebraiche in Italia, con il project management della Fondazione, in collaborazione con la National Library of Israel, la Biblioteca Nazionale Centrale di Roma e il supporto della Rothschild Foundation-Hanadiv Europe.

Cimitero ebraico di Conegliano Veneto

Il gruppo di lavoro

Un caloroso ringraziamento a tutti partecipanti al progetto, alle Comunità e ai Musei tutti, le Soprintendenze e le Istituzioni che con infinita pazienza hanno accompagnato e agevolato la Fondazione in questo percorso, a Dora Liscia, Mauro Perani e Renata Segre per la consulenza scientifica.

Comitato scientifico:
Giancarlo Lacerenza, 
Dora Liscia,
Olga Melasecchi,
Mauro Perani

Direzione del progetto: Andreina Draghi

Commissione FBCEI:  
Andreina Draghi (coordinatrice)
Serena Di Nepi
Renata Segre

Segreteria: Diletta Cesana

Referente per l’ICCD: Ada Gabucci

Catalogatori:
Nicolò Bucaria (Sicilia)
Diana Joyce de Falco (Campania, Puglia)
Silvia Di Giovanna (Sicilia)
Baruch Lampronti (Piemonte)
Elsa Laurenzi (Lazio)
Aura Racioppi (Puglia)
Liora Reif (Toscana)
Davide Spagnoletto (Lazio)
Antonio Spagnuolo (Veneto e Friuli – Venezia Giulia)
Roberta Tonnarelli (Emilia Romagna)

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