• Lastra
  • Secolo: IV
  • Luogo: Roma (RM) Museo delle Terme di Diocleziano - Lazio
  • Materia e tecnica: marmo bianco venato/ levigatura
  • Descrizione: La lastra, attribuita alla catacomba di Monteverde, venne rinvenuta prima del 1749 e fu conservata nel Museo Kircheriano fino al passaggio nelle collezioni statali; se ne conserva una copia moderna nel Museo Ebraico presso il Tempio Maggiore di Roma. Si presenta come un frammento irregolarmente trapezioidale di marmo bianco con venature grigie, con fronte e retro levigati; si tratta probabilmente di un pezzo di riuso. Presenta un'iscrizione latina su 4 righe, incisa in caratteri rubricati dal ductus incerto, con una cattiva ordinatio; la scrittura è capitale attuaria rustica; la 'M' ha aste laterali oblique, la 'L' il braccio obliquo, la 'S' è corsiveggiante e obliqua. Il testo è molto discusso (Noy 1995, p. 162); due sono le possibili interpretazioni: la prima propone che Veritas e Amor siano nomi propri, "anestase" una traslitterazione del verbo greco "anéstese" (innalzarono) e "titulos" (le tombe, le iscrizioni) il complemento oggetto; la seconda, che sembra più probabile data l'incongruenza di un verbo greco in un testo latino nella grafia, nella lingua e nel lessico, vede in "Anéstase" il genitivo del nome Anastasia/us e in Veritas e Amor le qualità del defunto, da legare attraverso un verbo sottinteso (sono/ furono) al predicativo "titulos" (i meriti): anche in questo caso si riconoscerebbero errori di concordanza e di morfologia, comuni in ogni caso nelle epigrafi tardo antiche. In alto a destra, le prime due righe sono decorate da una menorà incisa con bracci curvilinei e base squadrata.
  • Bibliografia:

    bibliografia specifica – Negroni, Alessandra – 2013 – n. 47, p. 203.

  • Iscrizione
  • Veritas
    Amor
    anestase
    titulos

     

    Traduzione: “Verità
    (e) amore
    di Anastasia
    (furono) i meriti”;

    oppure: “Verità
    (e) Amore
    eressero
    le iscrizioni”