• Stele funeraria
  • Data: 1829
  • Autore: ambito ebraico
  • Luogo: San Daniele del Friuli (UD) cimitero israelitico - Friuli-Venezia Giulia
  • Materia e tecnica: pietra calcarea/ a incisione
  • Descrizione: Lapide eretta con centina più piccola della larghezza della stele, decorata all'apice da una foglia. Inferiormente lo specchio epigrafico è incorniciato da un listello perimetrale.
  • Bibliografia:

    bibliografia specifica – Antonio Spagnuolo, Mauro Perani – 2018 – pp. 415-416

  • Iscrizione
  • הן פה שוכבת
    אשה חשובה וזקנה נכבדת עטרת בעלה
    ותפארת בניה מעשיה כשמה צדקת
    כתמר לבית לוצאטו אלמנת מער״ח הרופא
    המובהק כמ״ר יצחק לוצאטו תנצב״ה
    אל תיגע לספר יושר פעלה
    כי כבד נודעה בשערים בעלה
    רבו שנותיה עד פה בלי דופי
    ונסעה לאור עולם שכולו יופי
    הלכה למנוחתה אחד עשר יום לחדש
    תמוז שנת ברוך דיין האמת ש̇ו̇פ̇ט צ̇ד̇ק
    ואמת לפ״ק נפשה בטוב תלין
    הנאהבים והנעימים בחייהם ובמותם לא
    נפרדו נאספה ונקברה על ראשה
    בת בתה הילדה החביבה אצלה חנה
    יום י״ב לחדש שבט

  • Traduzione

    Ecco qui giace
    una stimata donna anziana, onorata corona di suo marito
    corona dei figli, le sue azioni, come la sua fama (lett. il suo nome), erano un esempio di giustizia
    così era Tamar [Palma] del casato dei Luzzatto vedova dell’eccellente Rabbino il ḥaver, il medico
    l’eccellentissimo onorato nostro maestro il signor Yiṣḥaq Luzzatto, sia la sua anima legata nel vincolo della vita.
    Non piangere nel raccontare l’integrità delle sue azioni
    poiché suo marito era stimato e conosciuto alle porte [della città].
    Sono stati molti i suoi anni fino a qui senza cattiva fama
    e partì per la luce eterna dove tutto è bellezza.
    Se n’è andata al suo riposo il giorno 11 del mese
    di Tammuz dell’anno “benedetto colui che giudica con verità”, “giudice giusto”
    e onesto secondo il computo minore (= 589 ossia 12 luglio 1829), la sua anima riposi in pace.
    Amabili e piacevoli nella loro vita, anche nella loro morte non
    furono separati. (Tamar) fu riunita e sepolta al di sopra
    della figlia di sua figlia, accanto all’amabile bimba Anna
    (morta) il giorno 12 di Ševaṭ (= 16 gennaio 1829).