Le Terme di Diocleziano sono il più grandioso impianto termale mai costruito a Roma. Erette tra il 298 e il 306 d.C., avevano un’estensione di oltre 13 ettari e potevano accogliere fino a 3000 persone contemporaneamente, in un percorso che si snodava tra palestre, biblioteche, una piscina di oltre 3500 metri quadrati e gli ambienti che costituivano il cuore di ogni impianto termale: il frigidarium, il tepidarium e il calidarium. Proprio queste ampie sale furono trasformate da Michelangelo per la realizzazione della Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri Cristiani: negli altri ambienti delle Terme sorse, ideato dallo stesso artista, il Convento dei Certosini.  Con la proclamazione di Roma capitale  d’Italia cominciò una nuova fase di vita del complesso, identificato come il luogo più adatto a dotare la nuova capitale del regno d’Italia di un museo statale di antichità  e con regio decreto del 7 febbraio 1889, n. 5958, il Ministro dell’Istruzione Pubblica, Paolo Boselli, per iniziativa di Felice Bernabei , istituì un Museo Nazionale a Roma indicando nelle Terme la sede della collezione di “antichità urbane.https://museonazionaleromano.beniculturali.it/terme-di-diocleziano/

  • Museo Nazionale Romano: Museo delle Terme di Diocleziano
  • Descrizione:

    Sede originaria del Museo Nazionale Romano fin dalla sua istituzione nel 1889, le Terme e la Certosa sono state oggetto fin dall’inizio del XX secolo di un processo continuo  tanto di recupero, ripristino e restauro delle strutture originarie quanto di adeguamento funzionale che ha finora permesso la riapertura di una parte del complesso monumentale e di due sezioni espositive di un articolato museo, la Sezione di Protostoria dei Popoli Latini e quella Epigrafica sulla Comunicazione Scritta nel Mondo Romano. Il visitatore può visitare, in aggiunta alle sezioni  museali, l’impressionante aula Ottagona con la sua collezione di staute e la sontuosa e imponente Aula Decima, all’interno della quale sono esposte la grande tomba dei Platorini e due tombe a camera provenienti dalla Necropoli della via Portuense con affreschi e stucchi; passeggiare nel giardino dei Cinquecento e nel grande Chiostro Michelangiolesco della Certosa, oggi inattesa oasi di pace e silenzio a pochi passi dall’affollatissima stazione Termini, dove sono esposte più di 400 opere tra statue, rilievi, altari, sarcofagi provenienti dal territorio romano.

  • Bibliografia:

    Ministero per i Beni e le Attività Culturali. Soprintendenza Archeologica di Roma, Museo Nazionale Romano. Terme di Diocleziano, Milano 2002